Pubblicata mercoledì, 14 gennaio '04
Ora che in quasi ogni angolo delle nostre terre ronzano le sale da bingo indiane, carpendo alla Chiesa Apostolica Romana il suo rito più sacro e rastrellando i soldi dell'uomo bianco tanto velocemente quanto è ragionevolmente possibile trovarne, si stanno facendo progressi. Ora che una moltitudine di giovani bianchi percorre il West, con la convinzione di essere sioux oglala "portatori di pipa" e di avere la missione sacra di proteggere la "madre terra"; ora che preti e pastori, scienziati e compagnie farmaceutiche, ecologisti e ambientalisti affollano le riserve in cerca di nuovi riti, nuovi medicinali o nuove idee sull'ambiente, sembrerebbe che gli indiani americani ce l'abbiano finalmente fatta. E in effetti, alcuni presidenti tribali sono ormai ben pasciuti repubblicani che si preoccupano della limitazione delle armi, della tempra morale e della preghiera nelle scuole. Sotto molti aspetti, l'indiano americano somiglia ogni giorno di più all'americano medio.
La situazione sarebbe davvero drammatica se non fosse per il fatto che la maggioranza dei bianchi ha passato l'ultima generazione a fare a pezzi anche la propria cultura. Un avvincente servizio sulla rivista «Time» si poneva nell'estate 1994 la questione di come definire le cose una volta che nella società tutto fosse alla moda. Il dover essere alla moda gioca totalmente a nostro favore: Gli indiani possono sempre diventare bianchi, perché i requisiti non sono poi così restrittivi; ma i bianchi possono davvero diventare indiani? Ci sono parecchie persone che vorrebbero proprio saperlo. Sono scontente della loro società, del governo, della religione e di tutto quello che le circonda, e niente le attrae di più che mettere da parte tutte le inibizioni e tornare allo stato di natura, o almeno recarsi in un parco naturale a tema, alla ricerca della nobiltà dell'astuto selvaggio che un tempo combatté fisicamente la civiltà e ora, simbolicamente almeno, si prepara a farlo di nuovo.
[Vine Deloria jr, Red Earth, White Lies]
Come possiamo far comprendere una volta per tutte che le tribù sono entità politiche e parte del sistema americano? Siamo qualcosa di più che piccole culture particolari: Ma non credo che la gente o il governo federale per lo più ci considerino una parte permanente dei sistema. Non ne possiamo più di essere obbligati a educare il Congresso e il governo riguardo a questo rapporto fondamentale. Noi non siamo come i neri, gli ispanici o altri gruppi etnici. Noi siamo parte permanente della struttura politica degli Stati Uniti.
[LaDonna Harris, comanche]
Molti anni fa i nostri nonni predissero il nostro futuro:
Le città conosceranno un progresso e poi una corruzione fino ai modi delle creature più infime.
La popolazione crescerà fino a che la terra non riuscirà più a contenerla. Le tribù degli Uomini si mescoleranno.
I liquidi malefici che berranno li faranno combattere tra di loro. Le famiglie si spezzeranno: il padre contro i figli, e i figli l'uno contro l'altro.
Forse, quando la gente avrà superato se stessa, nostro padre il sole smetterà di sorgere per dare inizio al giorno. Allora tutti i nostri beni e i nostri possedimenti si trasformeranno in bestie e ci divoreranno totalmente.
[Profezia Zuni]