Pubblicata lunedì, 19 gennaio '04
Papa Alessandro scrisse: "Il povero Indiano! La cui anima ignorante vede Dio nelle nuvole e Lo sente nel vento!"
Io sono un'Indiana. Io sono una Cherokee. Ed io vedo Dio nelle nuvole e Lo sento nel vento. Quand'ero piccola, ero convinta di sentire il tempo e comprendevo quello che dicevano la colomba e il caprimulgo quando lanciavano i loro richiami dai campi e dalla foresta.
È insito nella natura dell'Indiano sentire con lo spirito, poiché la sua vita è basata su fondamenta spirituali, su basi immutabili che lo portano spontaneamente ad onorare la sacralità di ogni cosa. La musica fa parte di queste fondamenta; musica che vibra in uno stormire di foglie e nel canto dei ruscelli, ma anche musica creata da uomini inspirati. I miei occhi si riempirono di lacrime la prima volta che ascoltai musica classica, durante la mia adolescenza, poiché ero venuta a contatto con gli angeli. E questo accade ancora, ogni volta che odo la melodia di un violino.
Accomodatevi, venite a festeggiare con lo Spirito, non perchè l'Indiano è buono ma perchè il Signore è misericordioso.
Gv ge yu i, Amore
(Joyce Sequichie Hifler)
Joyce Sequichie Hifler discende dalla famiglia Sequichie, che si trasferì nell'Oklaoma durante la Deportazione delle Lacrime. Joyce scrive con amore per la sua gente, ha pubblicato numerosi libri e articoli che da sempre animano la stampa pellerossa. "Diario Pellerossa" è una raccolta selezionata con cura, che dischiude i segreti della semplicità, del rispetto reciproco, dell'amore per la natura, di una saggezza che considera ogni giorno di vita come una festa.