Pubblicata lunedì, 30 ottobre '06
Secondo la mitologia lakota, prima della creazione degli uomini, in un impreciso, indistinto spazio celeste esisteva un pantheon di esseri soprannaturali'.
La forza creatrice fondamentale è Takuskanskan, «Qualcosa Che Muove», noto anche come Tobtob, «Quattro Volte Quattro», con riferimento alle sedici categorie di potenze soprannaturali che controllano l'universo, e in seguito nota come Wakantanka, divenuto, dopo l'intervento missionario, il termine generico per «Dio».
In principio dio supremo era Sole, sposo di Luna; la loro figlia era Wohpe, «Stella Cadente». Anziano è sposato con Anziana la cui figlia Ite, «Faccia», è sposa di Tate, «Vento». I loro quattro figli sono i Quattro Venti. Il subdolo trickster (o briccone divino) Inktomi, «Ragno», cospira con Anziano e con Anziana per elevare il rango della loro figlia organizzando un incontro fra questa e Sole, in assenza di Luna. Scoperta la tresca, Luna ne riferisce a Takuskanskan che predispone una serie di punizioni e di risarcimenti per le persone coinvolte. A Luna concede un suo regno e la separazione fra Sole e Luna dà origine al giorno e alla notte e al ciclo dei mesi. Ripaga Tate dando un regno a lui e ai suoi figli: la Capanna del Vento, metafora del mondo stesso, che si forma quando ognuno dei quattro figli riceve il suo dominio, venendosi così a creare anche il firmamento e l'anno. Da quel momento, tempo e spazio sono concettualmente e linguisticamente del tutto correlati. Takuskanskan punisce Ite dandole un secondo volto, questa volta orrendo, chiamato Anukite, «Faccia su Entrambi i Lati»', cacciandola dal cielo insieme ai suoi genitori e obbligando i tre a vivere sull'orlo della terra. Sole, essendo il capo, non può essere punito, ma Inktomi viene relegato sulla terra dove continuerà a ingannare gli uomini. Subito dopo la formazione della terra, ai Quattro Venti se ne unisce un quinto, Wamniomni, «Turbine», presunto frutto del rapporto illecito fra Sole e Ite, ma a lui non viene data una precisa direzione. Wóhpe cade sulla terra dove vivrà con Vento del Sud e insieme adottano Wamniomni, divenendo il simbolo del matrimonio ideale per i Lakota.
Presto gli esseri soprannaturali esiliati si annoiano della vita sulla terra e Ite, ora Anukite, convince Inktomi a cercare i suoi congiunti, da lei chiamati la Nazione dei Bisonti. Trasformatosi in lupo, Inktomi viaggia nelle viscere della terra dove scopre un villaggio di uomini. Convince uno dei capi, Tokahe, «Primo», a seguirlo sulla superficie della terra, dove gli rivelerà le meraviglie del mondo reale. Nonostante lo scetticismo di molti, Tokahe accetta di seguire Inktomi e i due raggiungono la superficie attraverso un caverna, identificata poi con la Caverna del Vento sulle Black Hills.
Sulla terra, Inktomi mostra a Tokahe l'erba verde e il cielo azzurro, tutti gli animali, gli uccelli, gli insetti, le piante e le altre meraviglie dell'universo terrestre. Gli insegna a fare il fuoco, a bollire l'acqua, a cacciare e a cuocere il cibo. Tokahe si nutre di zuppe di bisonte e di tutti i cibi saporiti prodotti dalla terra, rimanendone estasiato. Inktomi gli insegna anche a costruire un tipi, a fare mocassini, abiti e frecce e arco per la caccia. Colpito dalla cultura ricevuta da Inktomi, Tokahe ritorna al suo villaggio sotterraneo e convince il suo popolo a seguirlo sulla terra per vedere di persona tutte quelle meraviglie. Nonostante il monito di una vecchia, sei uomini con le rispettive famiglie si uniscono a Inktomi. Ma quando giungono sulla terra, i bisonti sono scarsi, la stagione è fredda e sopravvivere è difficile. Anukite mostra loro il suo volto brutto. Incapaci di ritrovare la strada per tornare indietro, essi rimangono sulla terra, dove fondano i Sette Fuochi.
Di questa versione ridotta della storia della creazione hanno trattato M.N. Powers 1986, W.K. Powers 1977 e Walker 1917.
La duplicità di Anukite, simboleggiata anche da Winyan Nunpapika, «Donna Doppia», è il chiaro simbolo della scelta. L'apparizione di una o dell'altra in una visione significa che l'interessato deve operare una decisione importante per la propria vita. Ad esempio, Donna Doppia appare spesso tenendo in una mano una cinghia e nell'altra l'arco e la freccia. Se la persona sceglie la cinghia sarà uno wínkte, «persona dal doppio spirito», o berdache, per tutta la vita. L'idea di scelta viene ulteriormente rafforzata dal fatto che Donna Doppia è spesso iconograficamente rappresentata da due persone legate insieme all'altezza della vita da una cinghia, al centro della quale è appeso un neonato o una borsa di medicina. Uaspetto orrendo di Donna Doppia è eguagliato da Sintesapelawin, «Donna Cervo dalla Coda Nera», che seduce i cacciatori nelle piste solitarie per poi mostrare il viso ripugnante che li fa impazzire. La figura di Donna Doppia vuole significare che il destino di una persona dipende unicamente dalle scelte personali.