Pubblicata sabato, 10 maggio '08

Il 26 aprile 1607 , un nutrito gruppo di coloni inglesi, a bordo di tre navi, entrano nella baia di Chesapeake e risalgono i1 fiume James.
Loro encomiabile intenzione è quella di colonizzare il paese allo scopo di far conoscere il cristianesimo agli indigeni, memori comunque che qualche tempo prima altri bianchi, approfittandosi della buona fede degli indiani, hanno scatenato una sommossa finita in un bagno di sangue.
Gli indiani di quei luoghi erano all'epoca almeno 20.000, raggruppati in una trentina di tribù che costituivano la Confederazione dei Powhatan.
Loro capo era Wahun-son-a-cok, guida della potente tribù dei Potomac, conosciuto dai bianchi semplicemente come Powhatan. L'uomo era una personalità fuori dal comune: forte e autoritario, sospettoso e crudele, ma anche onesto e leale al punto che facilmente avrebbe potuto spazzar via la piccola colonia di Jamestown ma preferì invece costruire una pace che consentisse a bianchi e indiani di vivere fianco a fianco in armonia.
I coloni erano a quel tempo guidati dal capitano John Smith, tipica figura di avventuriero coraggioso, duro e poco sensibile.
Smith pensava infatti che con gli indiani fosse opportuno adoperare le maniere forti in quanto essi erano da considerarsi una razza inferiore dalla quale non c'era nulla di buono da imparare.
Gli attriti si accesero a proposito dei ricchi granai indiani dei quali i coloni si impossessarono con le armi.
Allorchè gli indiani rifiutarono di cedere i loro cereali,per tutta risposta,gli inglesi presero d'assalto il loro villaggio lo devastarono e si alienarono per sempre la tribù di Kecoughtan.
Fu Smith, a questo punto, che adoperando la diplomazia e una certa dose di lealtà riusci a stabilire buoni rapporti con le tribù.
La rivolta divampò comunque fra i guerrieri di Opechancanough, irriducibile fautore della lotta a oltranza contro gli invasori giunti per strappare le terre agli indiani.
Stavolta Smith fece costruire per precauzione un bastione attorno a Jamestown che dotò di cinque cannoni, quindi si arrischiò in un viaggio all' interno della regione nella convinzione che in pochi giorni di marcia avrebbe raggiunto l'Oceano Pacifico.
Costruì un avamposto nel cuore della foresta ma venne attaccato da Opechancanough, fatto prigioniero, condotto dinanzi a Powhatan e condannato a morte.
Nel momento in cui il tomahawk stava per colpirlo, una bellissima giovinetta indiana di appena tredici anni, Pocahontas, ovvero "Piccola Bizzarra", figlia prediletta di Powhatan, fece schermo col proprio corpo al prigioniero chiedendone la grazia.
Suo padre non solo risparmiò Smith ,ma lo adottò come figlio e gli fece anche omaggio di alcune terre.
Toccato da tanta bontà Smith che fu nominato presidente della colonia, fece incoronare Powhatan "re".
Narra la storia che Powhatan, al pari di Napoleone prese la corona (di rame e non d'oro come gli era stato detto) e se la mise in capo con le sue mani.
Smith, tuttavia, non dovette avere imparato la lezione a fondo, poiche alla testa di un drappello di uomini, qualche tempo dopo irruppe nel villaggio del rivale Opechancanough, lo fece prigioniero e per umiliarlo maggiormente la fece procedere dinanzi a sè tenendolo per i capelli e sotto la minaccia della sua pistola, così da obbligare tutti i guerrieri a gettare le armi fino a che gli inglesi non ebbero riempito le loro navi del mais degli indiani.
Come spesso accade a chi è troppo onorato, alla fine Smith divenne vittima della gelosia dei suoi compagni e si vide costretto a rientrare in Inghilterra.
La sua partenza coincise, come presumibile, con un nuovo inizio delle ostilità da parte dei coloni che si diedero a incendiare i villaggi e a cacciare gli indiani dalle loro terre.
La vendetta si compì rapida: gli indiani uccisero alcuni coloni ai quali riempirono la bocca di mais a voler dire che quello era ciò che i bianchi volevano e di quello sarebbero morti.
Cosi, nel 1613, benche la nobile Pocahontas avesse salvato la vita a Smith di cui era perdutamente innamorata, fu catturata e consegnata al capitano Argall che la tenne in ostaggio per quindici mesil a Jamestown, al fine dl indebolire ii potere di Powhatan.
Come riscatto, gli inglesi chiesero la consegna di tutte le armi e di tutti i bianchi fatti prigionieri dagli indiani durante la loro lotta contro i coloni.
Tale richiesta era di impossibile attuazione, in quanto armi e prigionieri erano dispersi in un territorio cosi vasto che nemmeno il titolo di "re" poteva consentire a Powhatan di pretendere tanto.
Per tutta risposta, Pocahontas venne tolta al padre, vestita come una donna bianca ed educata alla maniera inglese.
Thomas Dale, nuovo governatore della colonia, si dimostrò più abile dei suoi predecessori.
Riuscì infatti a far celebrare il matrimonio fra Pocahontas - che da quel momento divenne intermediaria, e probabilmente agente segreto, fra le due razze - e l'ufficiale John Rolfe.
Credendo Smith morto, Pocahontas, battezzata cristiana col nome di Rebecca, accettò questa unione per il bene del suo popolo.
Fu quindi condotta in Inghilterra e ricevuta alla corte della regina Anna.
Li rivide Smith.
Stava per tornare tra la sua gente,quando il vaiolo la uccise nel 1618.

Lasciò un figlio,i cui numerosi discendenti divennero governatori della Virginia, inaugurando la politica dei matrimoni misti che, alla fine, non avrebbero fatto altro che distruggere lentamente una razza minoritaria.
I1 suo esempio, infatti, non servì ad altro che a far sottomettere suo padre all'autorita britannica, e più tardi a indebolire a tal punto la Confederazione dei Powhatan da farla smembrare e perdere per sempre la sua forza e dignità di popolo sovrano di quelle terre.
II "caso Pocahontas" è dunque emblematico, perchè se da una parte può sembrare un modo per realizzare un pacifico processo di acculturazione fra una razza dominante e una che la subisee, in realtà mostra la sua vera anima laddove si rivela un mezzo indolore per deculturare totalmente la razza spiritualmente piu ricca di valori, ma tecnologicamente e militarmente meno forte.
Non è un caso che proprio al centro del Campidoglio,a Washington, sotto l'enorme cupola, il visitatore possa ammirare una striscia dipinta che mostra la storia dell' America, con gli indiani che vi compaiono come uno fra i tanti subdoli ostacoli al suo progredire, e che l'immagine piu "dolce" sia quella che mostra Pocahontas, circondata da europei e vestita all'inglese, nell'atto di ricevere il battesimo, ovvero di rinunciare alla sua "indianità" in favore della "civilta" dei bianchi.