Pubblicata sabato, 6 dicembre '03
Il testo che segue è tratto dall'ampio ciclo narrativo del briccone (tipica figura di antieroe che appare in numerosi ambiti culturali e si caratterizza come il trasgressore per eccellenza che si impegna in una tenace opera di sovvertimento delle regole sociali, burlone imperterrito che si riflette nella figura più popolare della mitologia degli Indiani nordamericani: il Coyote) che, presso i Piedineri è chiamato "il Vecchio". Questo brano viene narrato sotto forma di dialogo tra "il Vecchio" e "la Vecchia", figure solo apparentemente distinte ma che in realtà sono due aspetti opposti dello stesso, contraddittorio personaggio. Questo mito che tratta dell'origine dell'aspetto umano, della nascita delle relazioni sociali e dell'introduzione della morte nel mondo, ripropone il tema della duplicità del creatore, della contrapposizione originaria fra due entità primordiali dalla quale scaturiscono le opposizioni e le polarità che regolano il mondo: il bene e il male, la saggezza e la stoltezza, la vita e la morte.
C'era un tempo in cui al mondo esistevano solo due persone, il Vecchio e la Vecchia. Una volta, mentre andavano in giro per il mondo, il Vecchio e la Vecchia si incontrarono.
"Decidiamo di fare qualcosa" propose la Vecchia "Mettiamoci d'accordo su come devono vivere gli uomini".
"Va bene ma parlerò sempre io per primo" rispose il Vecchio. La Vecchia acconsentì, avrebbe preso la parola per ultima. Allora il Vecchio incominciò a parlare: "Alle donne spetterà il compito di conciare le pelli: vi spalmeranno sopra delle cervella e le renderanno morbide. Poi le laveranno con una spazzola; sarà un lavoro piacevole ed esse lo svolgeranno in breve tempo e non costerà loro alcuna fatica".
"No, non sono del tuo parere" disse la Vecchia "Le donne dovranno conciare le pelli come hai detto tu ma il lavoro dovrà essere duro e faticoso. Solo così potremo scoprire delle buone lavoratrici".
"Ebbene" replicò il Vecchio "la gente avrà sul viso occhi e bocca ma saranno disposti verticalmente"
"Niente affatto!" ribattè la Vecchia "Certo, tutti avranno occhi e bocca come hai detto tu ma saranno disposti di traverso"
"Va bene" disse il Vecchio "Uomini e donne avranno dieci dita per ciascuna mano"
"Oh no!" protestò la Vecchia "Sarebbero troppe e si sentirebbero impacciati. Ogni mano avrà invece quattro dita e un pollice".
"Bene, allora procreeranno dei figli e il loro sesso sarà posto vicino all'ombellico" disse il Vecchio.
"Non ci siamo" rispose la Vecchia "In quel modo sarebbe troppo facile generare dei figli e i genitori non si prenderebbero cura di loro; il sesso sarà invece attaccato al pube".
Così il Vecchio e la Vecchia continuarono a discutere e disposero ogni cosa per la vita del genere umano.
Infine la Vecchia domandò come dovesse essere regolata la vita e la morte: uomini e donne dovevano vivere sempre oppure morire? Questo problema sembrava particolarmente difficile ed essi ne discussero a lungo senza mettersi d'accordo.
Il Vecchio disse: "Faremo in questo modo: getterò nell'acqua un pezzo di sterco secco di bufalo; se rimarrà a galla gli esseri umani moriranno solo per quattro giorni e poi torneranno in vita. Se invece andrà a fondo, allora la morte sarà irrevocabile". Allora lasciò cadere nell'acqua un pezzo di sterco che galleggiò in superficie.
"No!" disse la Vecchia "Lo sterco si scioglie nell'acqua, non possiamo decidere in questo modo. Lancerò questa pietra, se galleggia gli esseri umani moriranno solo per quattro giorni ma se va a fondo moriranno per sempre". Così getto nell'acqua il sasso, che subito andò a fondo.
"Bene" disse la Vecchia "Uomini e donne moriranno per sempre ed è giusto che sia così altrimenti non si piangerebbero i morti e non vi sarebbe più affetto e simpatia nel mondo".
"Così sia" rispose il Vecchio "Gli esseri umani moriranno per sempre"